30 luglio 2020 - Ritorna "Triestini d'oltremare", la memoria familiare di un'intera città
Triestini d'oltremare. Frammenti di una storia
Non più il Magazzino 26, ma la Centrale Idrodinamica ad esso adiacente diventa il luogo in cui il pubblico ascolta le tante testimonianze di alcuni tra i tantissimi concittadini emigrati, soprattutto negli anni Cinquanta del secolo scorso, in Australia e nelle Americhe.
Andrea Germani e Zoe Pernici ne leggono alcune, le cuffie consegnate all'ingresso ne rimandano altre: grazie a esse riemergono accenti passati, e il dialetto di decenni fa esplodere ricordi di zii, nonni, conoscenti di allora; per i più giovani è quasi sempre qualcosa di nuovo, per certi versi sorprendente, emotivamente forte.
Anche il pubblico "migra", da una sala all'altra dell'edificio ben restaurato del Porto Vecchio, non lontano da quella Stazione Marittima dalla quale tante navi partirono in quegli anni, cariche di triestini pronti ad attraversare il mondo, sempre restando tenacemente legati alla terra in cui erano nati, alle atmosfere e a sapori lasciati.
Rispetto alla prima edizione qui si sta più raccolti e le brevi peregrinazioni assumono un senso diverso: dalla sala maggiore a una più contenuta, si ritorna al punto di partenza per concludere il percorso nella suggestiva sala macchine che tanto ricorda quella di una nave, accompagnati con costanza dal suono esperto della fisarmonica di Mitja Tull, terza e fondamentale presenza fisica tra le tante voci e volti dei nostri migranti in quei tempi andati, ben presenti nelle tante famiglie.
Si riporta qui la recensione fatta in occasione del debutto.
TRIESTINI
D’OLTREMARE. FRAMMENTI DI UNA STORIA
da
un’idea di Franco Però
elaborazione
drammaturgica e messinscena a cura di Andrea
Germani e Romina Colbasso
con
Andrea Germani e Romina Colbasso
musiche
dal vivo Mitja Tull
editing
video Erika Rossi
suono
Carlo Turetta
allestimento
scenico Paolo Giovanazzi
produzione
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con il contributo del Comune di
Trieste
si ringraziano per la collaborazione Fototeca dei Civici Musei
di Storia ed Arte, Associazione Giuliani nel Mondo, Liceo “F.Petrarca
Le foto sono di Simone Di Luca